Reportage

Cosa sono i libri accessibili? Il diritto alla lettura è di tutti

di Marilù Ardillo
Cosa sono i libri accessibili? Il diritto alla lettura è di tutti
© www.fareleggeretutti.it

"Il solo vero viaggio, il solo bagno di giovinezza, non sarebbe quello di andare verso nuovi paesaggi, ma di avere occhi diversi, di vedere l'universo con gli occhi di un altro, di cento altri, di vedere i cento universi che ciascuno di essi vede, che ciascuno di essi è”.
Quanti hanno avuto l’occasione di imbattersi in questo stralcio di Marcel Proust, hanno sperimentato il palpito che un libro è capace di sollecitare. I più fortunati, hanno rintracciato in queste parole lo stimolo e la motivazione per riconsiderare alcuni aspetti di se stessi, della vita.
Ebbene quel palpito, quello stimolo, sono un diritto di tutti. Tanto quanto l’accessibilità alla bellezza e al pensiero.

Dal 2011 qualcuno si è adoperato per permettere a tutte le persone con disabilità visiva o difficoltà di lettura di scegliere come, quando e soprattutto cosa leggere, favorendo anche l’integrazione sociale e la partecipazione attiva al mondo della cultura, della scuola e del lavoro. LIA (Libri Italiani Accessibili) ha iniziato i suoi lavori grazie ad AIE - Associazione Italiana Editori e con il sostegno del MIBAC - Ministero per i Beni e le Attività Culturali, con l'obiettivo di creare un catalogo di libri accessibili.
Nel 2014, per raccogliere l’eredità del progetto e garantirne la sua continuità nel tempo, AIE ha costituito la Fondazione LIA.
Oggi libriitalianiaccessibili.it raccoglie oltre 24 mila titoli certificati da LIA come accessibili: per la prima volta a livello internazionale, una Fondazione riunisce tutte le principali organizzazioni impegnate a garantire l'accesso alle pubblicazioni da parte delle persone con disabilità.

76 marchi editoriali e la principale piattaforma di prestito digitale MLOL stanno unendo le forze per favorire la creazione di un ecosistema editoriale accessibile per tutti.
Chi approda sul catalogo LIA può interrogare in modi diversi il database. Sono state previste diverse tipologie di quesiti che permettono di sfogliare il catalogo con la voce, andando alla scoperta dei titoli attraverso alcune semplici domande.
Per essere certificati LIA i libri devono avere determinate caratteristiche. La versione stampata risponde ai criteri di alta leggibilità se presenta capitoli brevi e caratteri spaziati, righe di lunghezza irregolare per seguire il ritmo della narrazione, font studiati appositamente per chi ha problemi di dislessia, accortezze sintattiche e lessicali, carta color crema che stanca meno la vista, CD audio per accompagnare la lettura.
Gli ebook accessibili devono invece permettere l’ingrandimento dei caratteri del testo, consentire la modifica dei colori e dei contrasti per il testo e lo sfondo, contenere un indice dei contenuti per l’accesso ai capitoli tramite un link, identificare i titoli in modo chiaro e univoco per favorire la navigazione, permettere alla sintesi vocale di rispettare le regole di pronuncia e sillabazione della lingua del testo.

Ciò che contraddistingue il progetto LIA e lo differenzia dall’approccio adottato in precedenza è un’inversione di prospettiva: l’obiettivo che si pone infatti è quello di agire sugli editori a monte della filiera produttiva, in modo che il prodotto letterario, quale per esempio l’ebook, venga creato fin dall’inizio con caratteristiche di accessibilità, uguali per tutti.
Sotto quest’ultimo aspetto, anche il Trattato di Marrakech ha fatto la sua parte, ufficialmente «Trattato di Marrakech per facilitare l'accesso ai testi pubblicati alle persone cieche, con incapacità visive o altre difficoltà ad accedere al testo stampato».
È un trattato internazionale sottoscritto da circa 50 Paesi dietro la spinta dell'Organizzazione mondiale per la proprietà intellettuale (OMPI) in Marocco il 28 giugno 2013, che ha sancito il diritto all’accesso paritario al sapere per le persone con disabilità visive introducendo forti deroghe al diritto d’autore per i testi destinati a ipovedenti e non vedenti.

Non avere la possibilità di parlare non significa non poter comunicare.
Su questo assunto si basa la Comunicazione Aumentativa Alternativa, che si propone come modalità per coloro che sono esclusi dalla comunicazione verbale e orale a causa di patologie congenite o presentano deficit cognitivi più o meno severi.
Uno dei più noti strumenti di CAA è il sistema scrittura in simboli; non richiede alcun tipo di prerequisito, se non la possibilità di creare occasioni di comunicazione che non riguardano solo la possibilità di esprimere un bisogno primario, ma anche la possibilità di esprimere una scelta, una preferenza, di dare voce ai propri pensieri e desideri. Ai sogni.
La Comunicazione Aumentativa consente di autodeterminarsi e di agire sull’ambiente, ognuno con il proprio sguardo sulle cose.

Ma com’è fatto un libro scritto in CAA?
In modo molto semplice: alle parole del testo alfabetico corrispondono simboli grafici.
La parte testuale a cui di solito siamo abituati può essere sottoposta a una simbolizzazione parola per parola o alla traduzione in simboli dei concetti principali. Nel caso degli albi illustrati per l’infanzia, il testo è accompagnato anche da illustrazioni.
Ma prima di ogni altra cosa, i libri in CAA sono colorati, belli, divertenti, educativi.
Un libro scritto in simboli ha più vantaggi: è più facilmente comprensibile da bambini con bisogni comunicativi complessi, ma in realtà è utile per ogni bambino e può essere un valido supporto per le persone straniere alle prime armi con una seconda lingua.
Ed ecco che i libri accessibili offrono un’opportunità unica: di sentirsi insieme, pure con abilità differenti. Di interagire e condividere immaginari e poterli raccontare, pure senza parlare.

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Gran parte del merito va riconosciuto al Centro Sovrazonale di Comunicazione Aumentativa e al Centro Benedetta d’Intino, che hanno iniziato nel 2006 la produzione di libri modificati con testo in simboli, con l'intenzione di proporli unitamente ai libri tradizionali.
Quella che è cominciata come la produzione di libri modificati ad opera di bibliotecari e clinici si è poi trasformata in una vera propria rete di biblioteche che, sotto la guida del Centro Sovrazonale di Comunicazione Aumentativa, rendono ancora oggi disponibili al prestito centinaia di titoli pazientemente confezionati rigorosamente a mano da bibliotecari e da volontari.
A quest'attività si unisce quella di numerose case editrici che ogni anno pubblicano nuovi libri in simboli per tutti i bambini, una delle quali è Homeless, che collabora con Fare Leggere Tutti, un ente accreditato MIUR per la formazione del personale scolastico.
Uovonero è stata la prima realtà editoriale a introdurre nel mercato italiano i libri in simboli, e ancora oggi è costantemente dedita alla pubblicazione di volumi che stimolano l’incontro verso l’altro.
Attraverso la sua pluriennale esperienza nel raccontare tutto ciò che è in connessione con i disturbi del neurosviluppo, Uovonero ha reso possibile la creazione dei Nidi, una rete di librerie accessibili e inclusive dove libraie e librai competenti possono accogliere e consigliare tutti i bambini, neurotipici o neurodivergenti (qui la mappa interattiva per intercettare il Nido più vicino a voi e ottenere tutte le informazioni sulla libreria).
Il portale Storie Accessibili è invece una delle azioni previste dal progetto “Libri per tutti. Tutti per i libri” promosso dal Centro Documentazione Handicap Aps (CDH) di Bologna in collaborazione con Accaparlante Cooperativa Sociale e finanziato con il contributo del CEPELL -Centro per il libro e la lettura- bando “Lettura per tutti 2020”. Il progetto valorizza la dimensione della fruibilità massima attraverso adattamenti, accomodamenti e tecnologie e la dimensione dell’inclusione in cui ogni strumento e ogni occasione deve favorire la partecipazione e la presenza di tutte le persone, con disabilità o meno.
Edizioni la Meridiana ha creato una collana intitolata Parimenti. Proprio perché cresco, nata da un progetto condiviso con il CDH/Accaparlante di Bologna e l’Associazione L'Arche Comunità “l’Arcobaleno” Onlus di Granarolo (BO), con lo scopo di sviluppare libri in simboli per disabilità cognitive. Grazie a loro oggi libri indispensabili come il Diario di Anna Frank, il Canto di Natale di Charles Dickens e le fiabe di Gianni Rodari possono scaldare l’animo di tutti.
La Meridiana si è fatta anche portavoce della seconda edizione di un progetto chiamato Lettori alla pari, che promuove il diritto di tutti alla lettura, stimola e consente di conoscere un’editoria di qualità già attenta alla pubblicazione di libri accessibili, e rinsalda una rete di competenze specifiche sulla lettura accessibile connettendo biblioteche pubbliche, private, scolastiche, associazioni, librerie, a partire dalla Puglia, dove ha sede la casa editrice (qui tutte le tappe dell’iniziativa).
La Società editrice il Mulino si impegna da tempo per rendere il proprio catalogo accessibile, secondo le diverse esigenze dei lettori, in modo particolare attraverso la piattaforma Pandoracampus nella quale sono presenti oltre 400 volumi ottimizzati per la navigazione attraverso tecnologie assistive: è infatti previsto l’utilizzo di un lettore vocale integrato ed è possibile personalizzare contrasto dello sfondo, dimensione e forma dei caratteri. Tra i font disponibili c'è anche OpenDyslexic, pensato appositamente per i lettori con dislessia.
La casa editrice Storie Cucite offre un’impronta particolarmente poetica all’interno del mondo dell’editoria accessibile: realizza libri su misura che valorizzano il vissuto di bambini e adulti, si è specializzata nella pubblicazione di albi illustrati e narrativa in cui la lingua italiana è protagonista come spazio di gioco e creatività, in cui le esperienze di crescita del bambino diventano spunto di riflessione per costruire racconti pensati come supporto educativo e per questo elaborati con l’ausilio di professionisti come psicologi e pedagogisti.

Facendo un breve balzo dalle pagine allo schermo, Matthew Mayes e Claudio Piovesana hanno co-fondato nel 2019 una startup anglo-francese che hanno chiamato Adaptive-media, capace di intercettare e analizzare le emozioni sul viso dell’utente che sta fruendo un contenuto su uno schermo e adattare di conseguenza il video in tempo reale.
Hanno scelto di costruire contenuti fatti su misura per la persona, anche con difficoltà cognitive, dandole la possibilità di apprendere alla propria velocità e senza il timore di essere giudicata.

Ci sono libri come L’Amore ai tempi del colera di Gabriel García Márquez che impongono un passo lento perché la lettura si appropri di un tempo necessario per fluire, per espandere, per assecondare una certa vastità del respiro.
Ogni capoverso impone di appropriarsi di una tale complessa grandezza da restare immobili e rimanere in ascolto. È una bibbia preziosa per chi spera di imparare l'amore. Per chi auspica di comprenderne la devozione.
È confortante sapere che tutti, proprio tutti, possono percorrere le sue parole. Ciascuno con il proprio passo. Ciascuno con il proprio respiro.

FONDAZIONE VINCENZO CASILLO
Via Sant'Elia z.i.
70033 Corato | Puglia | Italy
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Cod. Fisc. 92057130723


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