Ciò che ci spaventa è ciò che ci salva: i bambini raccontano la paura
Anche quest'anno l'Associazione culturale C.I.C.R.E.S di Corato, da molti anni impegnata nelle tematiche dell'educazione allo sviluppo, alla legalità, ai diritti umani e alla cittadinanza attiva, ha lanciato il progetto BIBLOS, un concorso letterario annuale dedicato agli alunni delle scuole primarie di Corato (BA) che mira a promuovere la lettura e la scrittura tra i ragazzi, nella convinzione che la scuola meriti di essere incentivata anche da buone reti territoriali.
Negli ultimi anni, soprattutto dopo la pandemia, i libri continuano ad essere penalizzati rispetto alla televisione e ai social network, a favore di una voracità di stimoli sonori e visivi che rallentano lo sviluppo del pensiero creativo. Anche in virtù di questo, un concorso letterario diventa un'ottima opportunità per interrogare l'anima dei bambini su temi di attualità che coinvolgono tutti.
Il progetto BIBLOS è dedicato al ricordo dell'insegnante pedagogista Rosaria Di Gennaro, scomparsa prematuramente qualche anno fa.
È stata lei l'ideatrice e la promotrice del progetto, insieme alla docente Rosaria Sciscioli, che continua a farsi interprete e portavoce dei valori di coerenza, lealtà e dedizione al lavoro, da lei profusi nella quotidianità scolastica e nella vita.
La Fondazione Vincenzo Casillo ha scelto nuovamente di sostenere e patrocinare il progetto, spinta dal desiderio di alimentare il dialogo con i bambini e i ragazzi circa temi importanti come la cura della sfera emotiva, la crescita, la fiducia in se stessi e nella vita, stimolando la loro immaginazione, sensibilità e capacità critica.
Conviviamo con la paura, è la nostra emozione più antica: questo il tema del concorso, svoltosi a Maggio 2024.
Il Maestro Carl Gustav Jung sosteneva che la paura fosse una via legittima da seguire, perché ciò che ci spaventa può essere ciò che ci salva. Affrontare la paura dell’ignoto, uscire dal comodo tepore dei luoghi che conosciamo e affrontare i disagi e i pericoli del mondo, intraprendere un viaggio per arrivare alla fine a casa, alla ‘propria casa’, al centro di se stessi. Perché "quando siamo nel buio tutto ciò che sembra normale si trasforma in qualcosa di maledetto". (Sara Ferrucci, 11 anni)
Si sono cimentati con uno dei temi più antichi dell'umanità classi quarte e quinte di numerose scuole primarie di Corato (BA), scrivendo elaborati individuali o di gruppo, personalizzandoli e arricchendoli a proprio piacimento con disegni e rilegature originali. Portando ciascuno la propria radice di paura, la propria esperienza, spesso anche la propria soluzione.
Sono emerse inaspettatamente riflessioni mature, lucide, che hanno portato all'attenzione del mondo adulto consapevolezze preziose. Prima fra tutte questa: "Io non ho molte paure, ma la mia paura più grande è quella di perdere una persona a me cara. Però so che questo prima o poi succederà, allora non ci penso e mi godo la vita con tutti". (Gerardo Palmentura, 11 anni)
BIBLOS ha il merito di stimolare la riflessione, la condivisione, la scoperta di un'assonanza tra il mondo adulto e il mondo bambino, perché ogni giorno ciascuno di noi apre gli occhi e si sente inadeguato rispetto al tempo che passa e che ci cambia. Perché a molti di noi spesso accade di sentire "nelle orecchie rimbombare l'eco di queste parole: Si è perso un bambino".
"La mia paura più grande è sicuramente quella di crescere, che mi fa guardare al futuro con grande timore. L'idea di diventare grande, di avere delle responsbailità, di avere meno attenzioni dai miei genitori, dovendo contare solo su me stesso, questo mi crea paura. Mi sono accorto di avere paura di crescere quando ho iniziato a notare i primi cambiamenti del mio corpo.
A piccoli passi credo che riuscirò a superare la paura di crescere e arriverò al punto di non avere più nessun timore guardando al mio futuro perché avrò più saggezza". (Francesco Ferri, 11 anni)
La Fondazione ha deciso anche quest'anno di pubblicare i due elaborati primi classificati in questo spazio, perché la voce di questi bambini arrivi più lontano possibile, perché ci restituiscano una fotografia attuale della loro vita emotiva e perché i loro pensieri, le loro storie, ci mostrino come ridisegnare i tratti delle nostre paure, delle nostre storie.
1° PREMIO Cat. A Classe 4^ A - Istituto Battisti-Giovanni XXIII
Giulio Bucci [10 anni]
La paura del buio
Sono un semplice bambino che frequenta ancora la scuola primaria, oggi vorrei raccontarvi della notte in cui ho avuto una paura terribile.
Quella notte tranquillo andai a letto, accendendo prima di addormentarmi la mia lucina notturna. Durante la notte mi svagliai e iniziai a vedere ombre spaventose dei miei giocattoli e delle mie statuine di dinosauri e draghi.
Quei giocattoli avevano una mandibola gigante piena di denti grandi e aguzzi, artigili affilati come lame. Iniziai a tremare e avevo il cuore in gola.
Oltre ai dinosauri e i draghi nella mia stanza c'erano anche i miei vestiti ovunque, che creavano sul muro mostri e creature strane. Quando presi coraggio di corsa mi alzai dal letto e cercai l'interruttore della luce ma andai a finire contro l'armadio facendolo cadere.
Mia madre sentì il forte rumore che proveniva dalla mia stanza e corse da me in un battibaleno. Mi prese subito in braccio, mi portò sul letto e mi chese cosa fosse successo. Raccontai a mia madre delle spaventose ombre apparse nella mia stanza, così lei mi tranquillizzò e mi fece addormentare.
Il mattino seguente mia madre decise di non mandarmi a scuola e quindi rimasi tutto il giorno a casa, accorgendomi che alla fine quelle creature erano solo i miei vestiti e i miei giocattoli.
A distanza di qualche anno, quando ripenso a quell'episodio terribile mi viene da sorridere.
1° PREMIO Cat. B Classe 5^ C - Istituto Cifarelli- Santarella
Giada Masciavè
Giulia Bucci
Danilo De Palma
Aldo Tota
Il passaggio
A tutti capita di avere paura. Ci sono grandi paure e altre piccole. Si può avere paura dei ladri, dei temporali, persino dei fantasmi.
Ma la mia più grande paura è il passaggio dalle elementari alle medie. Immagino già il rumore squillante della campanella e la professoressa che apre la porta cigolante. Più ci penso, più ho paura.
La scuola è grande e la paura di perdermi aumenta sempre di più. Per non parlare di tutti quei bulli che spaventano gli altri. Sudo freddo e ho la pelle d'oca.
Cosa mi portrà succedere in quella scuola maestosa? La classe come sarà? Calma o chiassosa? Me la immagino numerosa, scatenata e piena di bulli. Penso anche alla professoressa che si arrabbia come un leone infuriato in cerca di prede.
Cerco sempre di farmela passare questa grande e spaventosa paura, ma non ce la faccio. È più forte di me.
Ma mi guardo attorno e ci sono i miei amici, vuol dire che non sarò solo ad affrontare questa paura. Non sono solo, ce la posso fare.
Su richiesta della commissione per questa edizione di BIBLOS, Beniamino Marcone assessore alle politiche giovanili e alla cultura di Corato (BA) ha consegnato ai 250 alunni partecipanti le tessere per accedere alla Biblioteca Comunale. E ogni scuola ha ricevuto un contributo per incrementare la Biblioteca scolastica.
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